Vecchio palazzo comunale

Il problema che si presentava attorno alla metà del XIX secolo agli amministratori locali era la dispersione dei servizi comunali. Nel 1864 fu, quindi, acquistato dalla prebenda parrocchiale, al costo di L. 4.000, un edificio da adattare ad uffici municipali, scuola maschile e femminile, sede della Guardia Nazionale.

L'edificio, già di proprietà dell'arciprete don Delfino Tosi era sede di botteghe con locali adibiti ad abitazione al piano superiore; ad est vi erano insediati locali di pertinenza dell'arcipretura e del beneficio detto "della Villa" posseduto da don Giovanni Terminini. La zona a sud era di proprietà della famiglia Tenca.

Il progetto del'ing. Cabrini, dall'archivio comunale
Il progetto del'ing. Cabrini, dall'archivio comunale.

I lavori di adattamento alle nuove funzioni furono eseguiti su progetto dell'ingegner Pietro Cabrini ed appaltati all'impresa Siro Pinferetti, comportando una spesa di L. 14.813. Al piano terra furono ricavati i vani per la Guardia Nazionale e per le scuole, al piano superiore trovavano posto gli uffici comunali ed alcuni locali d'abitazione.

Negli anni Cinquanta gli uffici comunali furono trasferiti nel complesso dell'ex palazzo Settala ma proseguì ad ospitare le scuole fino agli anni Sessanta.

IL'ex edificio pubblico del municipio e scuole
L'ex edificio pubblico del municipio e scuole.

Bibliografia

  • Rielaborazione dal volume Genivolta, promosso dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Casalmorano, a cura di Valerio Guazzoni e testi di Angela Bellardi Cotella, Ardea Ebani, Andrea Foglia, Edoardo Guazzoni, Valerio Guazzoni, Michela Mazzolari, Alessandro Noci, Giuseppe Noci, Giuseppe Pontiroli, Francesca Riva, Arti Grafiche Rossi, Soresina, 1987.
 Ultimo aggiornamento: 27/01/2019


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