I colori della campagna: nel palazzo municipale una mostra d'arte contemporanea

Aperta fino al 14 novembre

10/10/2020  - 293 letture     Biblioteca

Il Comune di Genivolta vi invita alla visita della mostra collettiva d'arte contemporanea a cura di Simone Fappanni, dal titolo "I colori della Campagna", allestita nel palazzo comunale.

 La data di chiusura è stata prorogata e la mostra è visitabile fino al 14 novembre.

Gli artisti

Esporranno: Andrea Ghisoni, Agostino Capetti, Marino Torta, Giorgio Armelloni, Franca De Ponti, Francesco Merzoni, Annunciata Cusumano, Giorgio Carletti, Manuela Scaratti, Roberto Romagnoli, Marinella Ferrero, Mirella Valenti, Isa Scaccabarozzi, Guido Nolli e Vittorio Politi.

Orari di visita

Dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00; mercoledì anche dalle 15.30 alle 17.30; solo domenica 25 ottobre: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 21.00. Ingresso libero con osservanza delle norme anti-Covid.

Presentazione

A causa della pandemia quest’anno non sarà possibile svolgere la tradizionale estemporanea di pittura che da sempre porta in paese tantissimi artisti da tutta Italia.

Come ideale “ponte” fra l’edizione 2019 e quella dell’anno prossimo, è stato deciso di allestire in municipio, dal 17 al 31 ottobre 2020, una mostra collettiva dal titolo “I colori della campagna”, con scorci e scenari della nostra terra.

Si possono così ammirare i quadri di Andrea Ghisoni, Agostino Capetti, Marino Torta, Giorgio Armelloni, Franca De Ponti, Francesco Merzoni, Annunciata Cusumano, Giorgio Carletti, Manuela Scaratti, Roberto Romagnoli, Marinella Ferrero, Mirella Valenti, Isa Scaccabarozzi, Vittorio Politie Guido Nolli.

Spiega il curatore Simone Fappanni:

L’idea di fondo di questa rassegna nasce dalla constatazione che in numerosi quadri il paesaggio non assume soltanto una strutturazione e una valenza strettamente figurativa. Si colloca, infatti, ben oltre la mera raffigurazione oggettuale, caricandosi di significati e significanti che vengono a tradursi in metafore espressive che spesso non necessitano neppure d’essere spiegate tanto sono evidenti e palesi anche a un occhio inesperto. Ad esempio, la dimensione esistenzialista connota parecchi scorci d’intonazione romantica, tanto che la rappresentazione della natura discende direttamente dalla concezione che l’artista ha della natura stessa, ora evocandola come madre protettiva, ma non di rado raffigurandola come matrigna crudele, quasi di memoria leopardiana. Ne è prova il capolavoro di Caspar David Friedrich intitolato Viandante sul mare di nebbia, in cui si osserva un uomo che da un altura scruta un suggestivo scenario che si perde a vista d’occhio. Siamo di fronte a una poetica del sublime. Allo stesso modo i pittori della nostra terra incarnano questo spirito di ricerca contemplativa della natura che dà origine a vedute in cui soffermarsi a lungo. I campi, i fossi, le cascine, tutto questo e tanto altro compone una dimensione del vivere che riporta direttamente alle nostre origini, alla nostra storia.

Aggiunge l’assessore alla cultura Francesco Colombi:

Abbiamo deciso di presentare questa mostra  per dare risalto ai colori della nostra terra grazie al talento di selezionati pittori, in attesa della prossima edizione dell’estemporanea.

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